Fin da quando ero piccolo mi ha sempre affascinato il fuoco e la combustione, avrei passato ore ed ore a fissare un ciocco di legno bruciare. No non sono un piromane, mi piace avere il controllo cosciente di quello che faccio: combustione compresa.
Il “barbecue” ha da sempre avuto una presenza invadente nella mia vita, basti pensare che la prima casa che acquistai nel 2003 aveva il “barbecue” con canna fumaria sul balcone, unico appartamento sui 64 delle 4 scale di cui era costituito l’intero condominio. In fase di realizzazione ne feci espressa richiesta al costruttore il quale mi accontentò.
Oppure ricordo, come fosse ieri, il viaggio fatto in moto fino a capo nord, più di 8.000 km in 13 giorni (https://turistipercaso.it/norvegia/56795/road-to-nordkapp-viaggio-a-caponord.html), la prima cosa che ho caricato sulla moto, prima del vestiario di ricambio e prima dell’attrezzatura tecnica anti pioggia…. LA GRIGLIA, ancora ricordo le bistecche di balena cotte sulla griglia su una palafitta in legno usata dai pescatori alle Lofoten…
Fino ad arrivare nel passato recente, di una decina di anni fa, in cui ho iniziato ad intraprendere una strada di scoperta del barbecue americano, quello vero, quello fatto di uso sapiente di sale e spezie, fatto di uso consapevole di fumo e di salse, di quello fatto con uno stile inconfondibile.
Ma cosa è questo barbecue?
Non è di certo il dispositivo di cottura, non è di certo la griglia o il tipo di cottura che noi italiani siamo abituati a vedere.
No! Il barbecue è una filosofia, una forma d’arte e un metodo di cucina antico, per dirla in altre parole è uno stato mentale.
Ma ti rendi conto che più di 120.000 anni fa, nel paleolitico inferiore, l’Homo Erectus ha acquisito l’abilità di controllare il fuoco e, da allora, non ha mai smesso di cucinare il proprio cibo sfruttando questa “magia” ? Non è romantico pensare ad un tipo di cottura che, per certi aspetti, è da considerarsi la prima cottura nella storia dell’uomo?
Il barbecue è l’unione tra fuoco fumo e carne in assenza di umidità (aggiunta).
Se mi hai seguito fin qui è arrivato il momento di passare ai due aspetti che più mi caratterizzeranno in questo percorso, nel percorso Q-style.
Barbecue è uno stato mentale! Mi ricordo quando, due estati fa, eravamo a casa dell’amica Bartolomea (nome di fantasia neh) intenti a preparare la cena per la festa di compleanno del suo compagno di vita. Bartolomea rientrò verso le 15 e ci vide belli seduti, con una birretta fresca in mano che chiacchieravamo amabilmente. Ho stampato in mente il suo volto che da sorridente diventò pallido e preoccupato. Si avvicinò a me chiedendomi come stesse procedendo la preparazione della cena, alla mia risposta tranquillizzante lei ribbattè con “Marco ti ricordo che gli invitati arriveranno alle 20”, come a dire: “ma ti sembra il caso di stare seduto a bere una birra quando tra 5 ore arriveranno una sessantina di invitati affamati?” Al che fui costretto ad alzarmi, stappare una birra per l’amica Bartolomea e farle vedere sotto al coperchio dei vari dispositivi tutte le preparazioni in cottura e in affumicatura. Riprese immediatamente il colorito naturale e si sedette con noi sorseggiando la birra ghiacciata. Inutile dire che la festa fu un successo e che, dopo due anni, ancora ne parlano tutti come LA festa più esclusiva e divertente mai tenuta.
Barbecue è un modo di pensare, un modo di vivere, un modo di approcciare alla cottura. Non è fatto di orologi, non è fatto di “dogmi assoluti” e non è fatto di “secondo me” o di “si è sempre fatto così”. Barbecue è uno stile di vita e di cottura. Ecco perché l’idea differenziante che ho in mente è proprio quella di un barbeQue DI stile e CON stile.
Un modo SLOW di vivere un’esperienza, dove la cottura non è solo un mezzo per raggiungere lo scopo ma è essa stessa l’esperienza principale.
Se devi fare una cosa, falla con stile
FREDDY MERCURY
Il sentimento va bene come fiore all’occhiello. Ma la cosa essenziale per la cravatta è lo stile. Una cravatta ben annodata è il primo passo serio nella vita.
oscar wilde
Lo stile ci accompagnerà in questo percorso, non sarà più lo stesso barbecue o la stessa grigliata o lo stesso catering che siamo abituati a vedere e a mangiare, sarà una esperienza diversa.
Lo stile è l’impronta di ciò che si è in ciò che si fa.
RENE’ DAUMAL
L’idea differenziante di questo blog dagli altri è proprio nello stile, lo stile di approccio alla cottura, lo stile di presentazione di una preparazione e lo stile di abbinamento dei sapori, delle consistenze, ma non è tutto. Cercherò di approcciare lo “stile barbecue” nel senso della filosofia di vita che esso trasmette. Quindi un modo di approcciare molto slow decisamente in controtendenza con la frenesia che la vita quotidiana ci obbliga a vivere.
Il mio scopo è condividere questa filosofia e le tecniche che ci sono dietro. Metterò a disposizione di chi ha l’elasticità mentale di capire che “barbecue” non è solo affumicare un capocollo e pullarlo i principi che ho sviluppato in questi anni, “barbecue” è creazione di piatti con stile.
Se sei alle prime armi non disperare, se ti piace lo stile Q troverai qui articoli che ti porteranno ad ampliare i tuoi orizzonti mentali.
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A presto.
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