Nel precedente articolo ti ho illustrato quali guanti termici sono indispensabili per le cotture al bbq.
Il mio amico Francesco (Luca all’anagrafe) ha altri problemi.
Il principale, a suo dire, è che non riesce mai ad accendere bene il carbone e ci impiega un’infinità di tempo oltre a doversi slogare un polso ogni volta per sventolare e soffiare sulla brace in accensione. Mi ha raccontato che ha anche comprato una sorta di mantice a manovella per soffiare sul carbone per accelerare i tempi di accensione. Ma ti rendi conto? Nel 2020 ha comprato un soffiatore manuale, tanto vale soffiare con la bocca sul fuoco. Sto scherzando, non farlo mai!
Ma Francesco non è l’unico ad avere problemi ad accendere il carbone, anzi direi che il suo comportamento è comune a molti di noi. Chi non ha mai passato una buona mezz’ora davanti ad un mucchietto di carbone in accensione? Chi non ha mai sventolato con l’aiuto di un cartone o di un pezzo di plastica più o meno rigida la carbonella per farla diventare di quel colore bianco candido che la fa sembrare simile a un marshmellow?
Non sarebbe stato meglio passare quella mezz’ora con amici e parenti magari con una bella birretta fresca in mano?
Ho una buona notizia per te! Siamo nel 2020 e la tecnologia ha fatto passi da gigante. Vuoi che non abbiano inventato qualcosa anche per evitarci tutto questo “sventagliamento”?
Il primo dispositivo che ti illustro è il cesto accenditore. Il funzionamento è molto semplice e sfrutta il principio del tiraggio naturale ovvero l’aria calda è meno densa della fredda quindi tende a salire. Vediamo nel dettaglio.
Il cesto è composto da un cilindro metallico con una maniglia laterale per facilitare lo svuotamento della ciminiera sulla griglia carbone, quando il carbone sarà perfettamente acceso, e da una griglia reggi carbone all’interno, posta a qualche centimetro dal fondo. Per accendere il carbone dovrai riempire la parte superiore del cilindro con la quantità di carbone che desideri e accendere qualche cubetto accendi fuoco ecologico nella parte sottostante, sotto alla griglia. L’accensione avverrà sia grazie alle fiamme sviluppate dai cubetti accendi fuoco sia dal fatto che l’aria scaldata salirà verso l’alto e grazie a questo tiraggio naturale il carbone si accenderà più rapidamente. Nota che ho scritto “cubetti accendi fuoco NATURALI ed ecologici”. Evita come la peste i cubetti “bianchi” ricchi di paraffina. Conferiranno al carbone e, di conseguenza, al cibo un, seppur lieve, sentore di plastica bruciata.
- Quindi ricapitolando:
- riempi la parte superiore del cesto con il carbone spento.
- Accendi alcuni cubetti accendi fuoco ecologici nella parte sottostante
- Vai a berti una birretta fresca con gli amici.
In 25 minuti circa avrai il tuo carbone pronto per l’uso. Stop! Zero sbattimento.
Questo non è l’unico modo per accendere velocemente il carbone. Esistono in commercio degli accenditori che sfruttano una sorta di “tiraggio forzato”, anzi più che tiraggio direi “soffiaggio”. Sono delle pistole termiche elettriche con all’interno una ventola che soffia aria molto molto calda sul carbone. Basterà avvicinare la pistola in funzione al carbone spento per vederlo accendere in pochi secondi. Il nome commerciale di questo accessorio è Looftlighter e ha una resistenza interna da 1500watt.
Quali dei due metodi scegliere? Eh, bella domanda! La risposta è: — Dipende!
Dipende soprattutto da due fattori:
- Dalla disponibilità o meno di una presa di corrente vicino al punto dove vogliamo accendere il carbone.
- Dalla quantità di carbone che vogliamo accendere.
In merito al primo punto, è logico che se siamo in aperta campagna o in riva ad un fiume senza prese elettriche a portata di “spina”, sarà ben difficile utilizzare un Looftlighter.
Per quanto riguarda il secondo punto, ti consiglio, per praticità e velocità, all’aumentare della quantità di carbone da accendere preferisci il cesto accenditore. Per quantità relativamente piccole di carbone il Looftlighter è comodo, pulito e velocissimo.
In merito al primo punto ti informo che esiste il LoofLighter X che è una versione wireless di quello di cui ti ho appena parlato. Ha un design accattivante, non ha il problema della necessità di una presa di corrente nelle vicinanze o di una prolunga. Il piccolo neo per ora è il prezzo. E’ in vendita a 299$
Ti chiederai: ma esistono altri modi?
Direi di sì, in particolare avrai sicuramente notato sugli scaffali dei supermercati e delle ferramenta i liquidi accenditori o meglio, liquidi acceleratori della combustione, spesso si usa anche alcool denaturato a 90° e in rari “casi umani” affetti per lo più da seri problemi mentali, usano addirittura la pericolosissima benzina. Perché non ti consiglio questi ultimi metodi e perché non li uso mai?
Non uso questi prodotti per motivi di sicurezza in primis, con l’alcool e con la benzina i ritorni di fiamma avvengono fin troppo spesso e sono molto pericolosi, ma soprattutto perché questi liquidi lasciano inevitabilmente un sapore “chimico” al carbone e di conseguenza al cibo che verrà cotto.
In commercio trovi anche alcuni tipi di resistenze elettriche, mediamente sui 500-800 watt, che se inserite sotto al carbone lo fanno accendere. Hanno la stessa necessità del Looftlighter, di una presa di corrente nelle vicinanze, ma hanno meno della metà della potenza dei fratelli maggiori dotati anche di ventola per accelerare l’accensione.
Ricapitolando, per accendere il carbone in perfetto stile Ninja in 3 mosse:
- Riempi il cesto accenditore con la quantità di carbone necessaria.
- Accendi qualche cubetto accendi fuoco ecologico.
- Mentre aspetti i 20-25 minuti necessari per l’accensione del carbone beviti una birretta fresca con i tuoi amici.
Enjoy!
