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E’ colpa della globalizzazione o è semplice speculazione commerciale?

Sempre più spesso ci ritroviamo in Italia a “festeggiare” ricorrenze che non appartengono alle nostre tradizioni. Feste che fino a 10-15 anni fa erano del tutto sconosciute, feste che, i più fortunati, riuscivano a conoscere soltanto attraverso i libri di Inglese. L’esempio più eclatante è sicuramente la festa di Halloween. Non starò qui a discutere se sia giusto o meno introdurre e festeggiare queste ricorrenze, ma una cosa è certa: noi Italiani, come tutti gli altri popoli, siamo sempre pronti a cogliere al volo un’occasione per festeggiare, per stare con gli amici e magari per bere qualche birra in più. Ecco! Forse proprio “la scusa” di bere qualche birra in più è l’unico vero motivo per il quale negli ultimi anni è stata colta anche da noi l’opportunità di festeggiare San Patrizio. San Patrizio è il patrono d’Irlanda e gli storici concordano sul fatto che sia morto il 17 marzo del 461, quindi il famoso St. Patrick’s Day è proprio il 17 marzo! San Patrizio è anche famoso per aver spiegato agli Irlandesi il concetto cristiano della trinità prendendo come esempio le tre foglie (verdi) di un trifoglio collegate ad un unico stelo. Se a questo aggiungiamo che la verde Irlanda è famosa in tutto il mondo per la birra Guinness il gioco è fatto. Quindi le regole per festeggiare in modo perfetto San Patrizio sono semplicissime:

  1. Vestirsi di verde
  2. Bere birra Irlandese come se non ci fosse un domani
  3. Mangiare in perfetto stile Irlandese.

Sul primo punto non posso aiutarti ma sono sicuro che se apri l’armadio una soluzione la troverai facilmente. Per il secondo mi limiterò a ricordarti alcune birre irlandesi: oltre alla famosissima Guinness abbiamo

-la Beamish che produce anch’essa un’ottima irish stout,

-la Caffrey più raffinata ed elegante nel gusto rispetto alla Guinness,

-La Carlow, meglio conosciuta come O’Hara’s, sempre irish stout,

-la Smithwick’s Kilkenny famosa per la Red Ale,

-la Murphy’s Irish Stout e

-la Porterhouse famosa per la Oyster Stout.

E’ proprio sul terzo elemento che voglio concentrare la mia attenzione. Quale occasione migliore se non il St. Patrick’s Day per gustare un ottimo Pepper Stout Beef possibilmente accompagnato da fiumi di birra stout irlandese?


Pepper Stout Beef 

Se sei mai stato in Irlanda avrai sicuramente notato che tra i cibi da pub più apprezzati c’è lo stufato tradizionale di manzo con la birra stout e la stout più famosa d’Irlanda è la Guinness. L’alcol evapora durante la lenta cottura lasciando il suo intenso sapore con il manzo tenero unito a patate cremose e alla dolcezza di pastinaca e carote. Se ti capita di passare al Temple Bar di Dublino non perdere l’occasione di assaggiare il loro rinomato stufato alla Guinness e le, altrettanto famose, ostriche: tra le migliori di tutta la capitale. Ostriche e Guinness ti sembra un abbinamento forzato? Forse non sai che già nel 1837 il primo ministro britannico Benjamin Disraeli abbinò le ostriche alla famosa stout irlandese. Il sentore tostato ed amaro della birra si sposa perfettamente con la sapidità dell’ostrica. Ma torniamo a noi. In questa ricetta vedremo la preparazione di uno stufato di manzo affumicato e brasato con la birra stout insieme alle verdure (cipolle e peperoni). Il miglior taglio di carne che puoi utilizzare per questa preparazione è il reale ovvero il chunk roast. Un taglio di seconda categoria, preso dal quarto anteriore, dalla parte superiore del collo ricavato dalle prime cinque vertebre dorsali anteriori, ricco di grasso e tessuti connettivi che ci regaleranno un sapore fantastico una volta sciolti ed inteneriti a dovere. Ingrediente fondamentale nella ricetta è il “pepper”. Nella lingua italiana abbiamo 3 parole differenti per indicare pepe, peperoncino e peperone. In inglese si chiamano tutti e 3 “pepper”. Nel pepper stout beef useremo abbondante pepe nero macinato, peperoni dolci e, se ti piace, del peperoncino piccante. E’ una ricetta che richiede diverse ore di cottura ma, ti assicuro, l’attesa verrà ampiamente ripagata dal risultato.

Ingredienti:

1,2 kg di Reale ben marezzato in unica fetta 1 peperone rosso

1 peperone giallo

1 peperone verde

2 peperoncini Jalapeño  

2 cipolle

1 bottiglia di birra stout (tipo Guinness)

20 ml salsa Worcester

Sale fino

Pepe nero macinato

200 ml salsa bbq

Spago da cucina

Per affumicare: Hickory e/o ciliegio

1 dutch oven in ghisa oppure 1 vaschetta alluminio 8 porzioni + Foil (foglio alluminio)

Realizzazione

Prepara il dispositivo per una cottura indiretta a 130°C (265F) per molte ore (8-10): preferibile fare uno snake o usare il Minion Method.

Lega la grande fetta di reale con dello spago da cucina per tenere compatta la carne, prepara un rub di sale fino e pepe nero nel rapporto 2:1. Aumenta la quantità di pepe in base al tuo gusto. Cospargi con il rub la bistecca, tamponala bene e mettila in cottura indiretta iniziando ad affumicare.

Affetta a pezzi grandi 2-3 cm le verdure e mettili in una teglia di alluminio o nel dutch oven insieme alla birra e alla salsa worcester.

Quando la carne avrà raggiunto una temperatura tra i 65°C e i 70°C (150-160F), o, comunque, quando avrà formato una bella crosticina color mogano, metti la bistecca sopra le verdure, avvolgi con doppio strato di stagnola oppure metti semplicemente il coperchio di ghisa e rimetti in cottura fino a raggiungere i 96°C (205F) al cuore.

Se vai di fretta, nel periodo di foil puoi alzare la temperatura fino a 160°C (320F), oppure, se hai tempo, ti consiglio di continuare sempre a 130°C (265F).

Raggiunti i 96°C (205F) al cuore fai il probe test per verificare che la carne sia effettivamente morbida. La punta di un termometro o di uno spiedo dovrà penetrare la carne quasi senza incontrare resistenze. Sfilaccia la carne, ricordandoti di togliere lo spago, aggiungi la salsa bbq, mescola bene il tutto rimetti la teglia nel barbecue qualche minuto per far asciugare e rapprendere i liquidi in eccesso. Servi ben caldo magari in un panino.

Enjoy with style!

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